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Eccomi di ritorno dalla prima corsa dell’anno: il Tour de San Luis. Il viaggio è stato davvero lungo e sono ancora un po’ “fusa” ma voglio raccontarvi come è andata la mia prima trasferta del 2016. Sono successe tante cose sotto il sole argentino, belle e purtroppo meno belle.

Come sempre ho avuto occasione di intervistare numerosi atleti interessanti lontani dallo stress delle gare che contano, tra gli altri l’iridato Peter Sagan, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, di divertirmi insieme ai miei colleghi e scoprire ancor meglio un mondo molto lontano dall’Italia.

Ho vissuto però una prima volta che avrei evitato molto volentieri, al termine della quinta tappa sono dovuta andare in ospedale in seguito alla maxi caduta occorsa a 30 km dall’arrivo. A preoccupare le condizioni di Adriano Malori, tricolore e vicecampione del mondo a cronometro, che ha patito le conseguenze peggiori tra i tanti ragazzi finiti a terra.

Tornare a casa, sapendo che uno di noi è ancora a Buenos Aires a lottare in una clinica per un trauma cranioencefalico mi rattrista profondamente. Con il pensiero sono ancora là anche io, come tanti altri amici e conoscenti di Adriano che sono in pensiero per le sue condizioni.

Ci eravamo fatti una bella chiacchierata proprio poco prima del fattaccio, parlando di Rio e dei tanti altri traguardi che ti eri messo in testa, non vedo l’ora della prossima quindi Adri non provarci nemmeno a fare scherzi. Forza Adriano, facci vedere ancora una volta quanto sei forte.

G.

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