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Per il 75° anno dalla sua fondazione, l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani di cui curo la comunicazione dal 2010, ha deciso di rifarsi il look. Se nella sostanza i valori del sindacato dei corridori non sono mutati, nel futuro si fondono per ritrovare un nuovo slancio con cui rispondere alle sfide di un mondo del lavoro sempre più complesso e sfaccettato.

Valori che s’intrecciano e si compenetrano: quelli dell’ACCPI, da sempre rivolta al rispetto, all’integrazione, alla partecipazione. Ritornano tutti, simbolicamente, nel nuovo logo dal taglio ultramoderno che crea un gioco di incastri armonici, sinuosi, tra lettere. Il risultato comunica trasparenza visiva e soprattutto etica. Campeggia sul Vademecum ACCPI, l’unico testo ufficiale del mondo delle due ruote, che anche questa volta mi ha fatto sudare sette camicie.

Come da tradizione, nel giorno della festa del papà sono orgogliosa di presentarvi la “mia” ultima creatura che vi invito a scaricare gratuitamente in formato digitale, dal sito www.accpi.it. Presto spero di potervelo consegnare a mano, di rivedere il pubblico sulle strade e di sentire dal vivo i commenti di corridori e amici addetti ai lavori. Siate buoni, partorirlo è sempre complesso, non a caso al timone ci sono due donne, io e la mitica Stella De Benedetto, segretaria di ACCPI.

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