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oscar tuttobici

Notte degli Oscar tuttoBICI

Una Notte dalle forti emozioni, una fantastica Notte da Oscar. Ancora una volta le stelle del ciclismo hanno illuminato la notte milanese al termine di una lunghissima stagione ciclistica. Non ha tradito le attese il gran galà di tuttoBICI che si è svolto nella splendida cornice dell’Hotel Principe di Savoia alla presenza di campioni, imprenditori, tecnici e giornalisti: il cuore della serata è stata la consegna degli Oscar ai migliori atleti della stagione 2023.

Dagli Esordienti ai Professionisti, la testata per cui ho il piacere di lavorare da un decennio abbondante ha celebrato i protagonisti di un’annata da ricordare e che ci proietta alla prossima, quella olimpica. In questo video riassunto trovate le interviste che ho realizzato con premiati e ospiti speciali di questa edizione, a partire da Filippo Ganna.

Ad aprire la teoria delle premiazioni è stata la bresciana Anna Bonassi, miglior donna esordiente, seguita poi dal cremonese Riccardo Longo e dal torinese Samuele Brustia vincitori rispettivamente tra gli Esordienti di I e di II anno.

Quindi il trentino Alessio Magagnotti e la padovana Linda Sanarini tra gli Allievi, la cremonese Federica Venturelli e il bergamasco Simone Gualdi tra gli Juniores, l’imperiese Nicolò Garibbo tra gli Élite, il bresciano Giosué Epis fra gli Under e il valtellinese Andrea Bagioli miglior giovane professionista.

Per la prima volta in carriera Silvia Persico ha conquistato l’Oscar tuttoBICI per le Donne Élite, mentre Filippo Ganna lo ha vinto tra i professionisti, dopo averne conquistati due come miglior giovane. Il campione piemontese non ha voluto mancare all’appuntamento nonostante un piccolo problema di salute e ha salutato la platea con una promessa: “Spero di vincere anche il prossimo anno per tornare ancora, stare più tempo con voi e con questi ragazzi che rappresentano il futuro del nostro sport”.

Il riconoscimento al miglior tecnico è andato a Fabio Baldato dell’UAE Team Emirates, mentre a Francesco Pancani – voce del ciclismo delle reti Rai – è stato assegnato il Premio Lucia e Pietro Rodella.

E poi un premio speciale per la famiglia De Rosa che ha festeggiato nel 2023 i settant’anni della sua storia, iniziata nel 1953 per merito di quel maestro straordinario che è stato Ugo De Rosa, scomparso pochi mesi fa. Un emozionato Cristiano De Rosa ha confidato: “Per me e per la mia famiglia è davvero un onore essere qui per celebrare una storia bellissima insieme a tutti voi. Nello scorso mese di aprile la De Rosa ha compiuto 70 anni, purtroppo papà Ugo ci ha lasciato pochi giorni prima ma vi assicuro che è sempre con noi e con il ciclismo”.

grande muraglia cinese

Da Guangxi alla grande muraglia

Sono di ritorno da due settimane trascorse in Cina. Inviata per tuttoBICI ho seguito il Tour of Guangxi, ultima corsa World Tour dell’anno, che è finalmente tornata a disputarsi dopo la pandemia.

Oltre a raccontare la corsa, che avevo già vissuto ai suoi esordi nel 2017 e 2018, ne ho approfittato per visitare Shanghai e Pechino, due città che sono state una piacevole scoperta. Il giusto mix tra tradizione e modernità, tra grattacieli e templi, cibo piccante e tè da bere a tutte le ore, sorrisi e traduttori automatici senza i quali comunicare con i locali era praticamente impossibile.

L’apice dell’ultima trasferta lavorativa del 2023 è stata la “deviazione” che mi sono concessa alla Grande Muraglia Cinese, una delle sette meraviglie del mondo che avevo nel mirino da un po’ di tempo.

Come ripeto sempre, sono proprio una ragazza fortunata. Questo lavoro oltre a nutrire la mia più grande passione, mi permette di viaggiare tanto, scoprire il mondo, trascorrere tempo con vecchi e nuovi amici (a questo proposito, leggetevi la storia di Anne e Zhao, la mia coppia cinese preferita) e arricchirmi umanamente. Della Cina porto a casa la gentilezza di uomini e donne di ogni età oltre alla loro meraviglia nel conoscere persone occidentali, all’apparenza così lontane da loro e in realtà così simili.

La Cina non è vicina come si suol dire, ma a me è rimasta nel cuore.

kwiatowski eroica

La mia prima Eroica

Oggi mi sono svegliata con le ossa indolenzite e un sorriso larghissimo. Come me oltre 8.000 ciclisti reduci dell’Eroica, che lo scorso week end ha radunato appassionati di bici vintage a Gaiole in Chianti per la 26a volta nella storia. Al cicloraduno più folle e romantico che ci sia ho partecipato per la prima volta in compagnia del team di Vittoria, main sponsor di quest’evento iconico che ormai ha conquistato il mondo, in sella a una bellissima De Rosa prestatami dall’amico Sandro Rossanese (grazie!).

«Sapere che siamo conosciuti in Giappone come in California è qualcosa di incredibile. Accogliere ogni anno persone da ogni Paese è un orgoglio per tutta la zona del Chianti» mi ha confidato il sindaco Michele Piscini, incontrato in partenza, pronto come tutti con la sua bella maglia di lana a godersi una giornata in sella sotto un sole caldissimo.

Sui 5 percorsi a disposizione, dalla “passeggiata” di 46 km al percorso lungo di 209 km (con 3768 mt di dislivello e 145 km di strade bianche!), si sono cimentati donne e uomini di ogni età, stazza e grado di allenamento ma con il medesimo entusiasmo di pedalare in un panorama incantato come si faceva una volta. Vale a dire in sella a biciclette costruite prima del 1987 che hanno tre caratteristiche dalle quali non si può prescinde, pena l’esclusione: fili dei freni esterni, cambio al tubo obliquo, pedali liberi o con le gabbiette. Senza computerini e misuratori di potenza, consentiti solo caschi moderni per la sicurezza e gli immancabili smartphone per immortalare un’avventura unica che merita di essere raccontata in tutta la sua bellezza. Banditi gel energetici e barrette, spazio a pane vino e zucchero, uova fresche, ribollita e chi più ne ha più ne metta.

Borbottando in salita e tirando i freni in discesa, ho incontrato campioni di ieri e di oggi, uno più felice dell’altro di partecipare a questa festa in maschera in cui trionfano passione e amicizia. Al debutto l’ultimo campione del mondo italiano Alessandro Ballan, che con il copertone messo a tracolla mi ha preso al lazo per farsi tirare per qualche metro, e Michał Kwiatkowski, che al termine della stagione con la Ineos Grenadiers si è regalato per puro piacere questa avventura in sella a una bici Colnago e in maglia Molteni. «Quando dopo 10 km dal via ho visto che avevo già una birra in mano ed eravamo tutti fermi a ballare ho capito che sarebbe stata molto lunga la faccenda… La salita di Volpaia è stata impegnativa, sono riuscito a farla tutta in bici nonostante una cassetta rapporti davvero troppo limitata, per la prossima volta mi devo organizzare con qualche dente in più» ha scherzato sul finale del percorso Gallo Nero mentre attendeva gli amici attardati dai crampi il campione del mondo 2014, vincitore tra l’altro di due edizioni della Strade Bianche (2014-2017).

Habitué dell’Eroica sono invece il grande velocista tedesco Erik Zabel, presente in qualità di ambassador Abus, Gilberto Simoni in rappresentanza della Fondazione Michele Scarponi, Imelda Chiappa (mamma dell’attuale professionista Kevin Colleoni, ndr). Presenti in sella ad antichi gioielli riportati allo splendore dalla passione e dal lavoro certosino di decine di collezionisti anche Beppe Saronni, che ha riabbracciato il fido compagno Gabriele Landoni, Silvia Parietti, Giovanbattista Baronchelli, Mary Cressari, Mario Beccia, Edita Pucinskaite, Simone Fraccaro, Anna Trevisi, Roberto Poggiali, Paola Gianotti, Davide Cassani e probabilmente altri nomi importanti del mondo delle due ruote che non ho scovato in questo raduno affollato e colorato che una volta provato entra di diritto tra gli eventi del cuore.

Anche se oggi, citando il vincitore del primo Giro d’Italia Luigi Ganna, la maggior parte degli eroici starà pensando «Me brusa tanto il cu!» siamo certi tutti non vedano l’ora di tornare a pedalare sulle magnifiche colline toscane, in quello che giustamente uno striscione definiva il paradiso dei ciclisti.

van der poel glasgow

Un mondiale da sballo

Si è appena concluso il campionato del mondo su strada maschile di Glasgow. Una gara stupenda, che come in un romanzo in cui non manca nulla, ci ha regalato uno stop imprevisto causato da attivisti per l’ambiente (si sono cementati sul percorso, follia!, bloccando la corsa per 50′), la caduta del nostro capitano Matteo Trentin, l’attacco romantico di Alberto Bettiol, scivolate e ripartenze, pioggia e sole, fino all’assolo del nuovo re Mathieu van der Poel.

L’olandese già iridato del ciclocross ha conquistato una corsa bellissima, ricordandoci come il ciclismo sia la migliore metafora dalla vita. Un anno fa in Australia si ritirò dopo pochi chilometri dal via dopo una notte passata in questura, 365 giorni dopo (anzi meno, visto che il mondiale scozzese è in corso a inizio agosto e non a fine settembre come d’abitudine) festeggia in lacrime sul tetto del mondo. Dopo aver vinto Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, prima di puntare al titolo mondiale anche nel cross country.

Cosa ci insegna questo talento incredibile? Che anche noi, nel nostro piccolo, non dobbiamo mai arrenderci. Se stringiamo i denti, i momenti no prima o poi passano. Sta a noi farci trovare pronti quando avremo l’occasione di scattare e involarci verso la vittoria.

Questo primo mondiale di ciclismo totale è solo all’inizio, ma promette belle soddisfazioni anche all’Italia. La prima medaglia in casa azzurra è stata firmata da Claudia Cretti, commovente nella sua seconda vita paralimpica. Amo il ciclismo per le storie che ci regala, #GlasgowScotland2023 ci ha già offerto delle pagine indimenticabili. Non vedo l’ora di sfogliare le prossime…

Al Giro d’Italia con Banca Mediolanum

Approfitto di questo giorno di festa per fermarmi un attimo e mettere nero su bianco il bilancio del mese forse più intenso della mia vita. Sono da poco ritornata a casa dal Giro d’Italia, il mio primo vissuto per intero on site. Dopo tante esperienze come inviata di tuttoBICI e innumerevoli edizioni seguite dalla tv, per la prima volta ho vissuto dal vivo la corsa a tappe più dura del mondo nel paese più bello del mondo dalla prima all’ultima tappa, nessuna esclusa.

L’opportunità mi è stata data da Banca Mediolanum, lo sponsor più longevo della corsa rosa, di cui ho curato l’ufficio stampa nelle scorse tre settimane. Da Fossacesia Marina a Roma è stato un viaggio lungo e stancante, ma stimolante e divertente come pochi altri. Ho percorso tantissimi chilometri al volante e a piedi, di “corsa” dietro ai testimonial Francesco Moser, Gianni Motta, Paolo Bettini, Maurizio Fondriest, Alessandro Ballan e Dalia Muccioli, tra interviste e pedalate, partenze e arrivi, sale stampa e maglie azzurre, hospitality e ospitate in studi radio e tv.

Un giro nel Giro che mi ha arricchito molto e mi ha fatto sentire parte di un team affiatato e capace. Grazie a tutti i miei compagni di viaggio, nessuno escluso. Non facciamoci prendere troppo dalla nostalGiro.

A presto,

G.

giulia de maio

Tempo di prime volte

Giornate intense e ricche di novità sia al lavoro che per quanto riguarda la vita privata. C’è da “trottare” ma anche da togliersi delle belle soddisfazioni quindi poche chiacchiere e menare, come lo sport insegna.

Nei giorni scorsi sono stata in Repubblica Ceca per l’Etape du Tour. Ho pedalato con Zdenek Stybar, visitato posti nuovi e scoperto un Paese che ancora non conoscevo. A parte il maltempo che non ci ha dato tregua, è stata una trasferta positiva. Ne ho scritto per tuttobiciweb.it e troverete un ampio reportage in chiave cicloturistica sul prossimo numero di tuttoBICI. Appena tornata mi aspettava il rogito per l’acquisto della mia prima casa, un traguardo sudato negli ultimi mesi e che vivo come una nuovo inizio dopo mesi tribolati.

Con un mazzo di chiavi e qualche pensiero in più, ora sono pronta a partire per il Giro d’Italia. Per la prima volta lo coprirò tutto, dalla prima all’ultima tappa, on site e nella veste di addetta stampa per un’azienda sponsor della corsa rosa. Dire che sono emozionata è poco, anche perchè quest’anno la corsa a tappe più dura nel paese più bello del mondo parte da Fossacesia Marina, che è la mia seconda casa.

Fin da quando ero una bambina trascorro le vacanze estive proprio nella località abruzzese sulla Costa dei Trabocchi, che non vedo l’ora scopriate tutti quanto è meravigliosa.

Buon Giro a tutti!

laureus sport awards 2023

Ho votato per i Laureus Sport Awards

Ciao a tutte e tutti,

dopo la trasferta in Argentina non ho avuto tempo di aggiornarvi. A San Juan è andato tutto molto bene: ho realizzato parecchie interviste, come quelle che avete letto su tuttoBICI di febbraio a Egan Bernal e alla coppia di amici Peter Sagan e Daniel Oss, conosciuto persone interessanti, preso tutto il sole possibile e mangiato tanta carne quanta probabilmente ne mangerò durante il resto dell’anno.

Da quando sono tornata, tra le belle novità che ho da raccontarvi c’è che mi è stato chiesto di votare per i Laureus Sports Awards 2023, gli Oscar dello Sport. Per me è stato davvero un onore essere tra gli oltre 1400 giornalisti di tutto il mondo che hanno espresso la propria preferenza tra i big dello sport internazionale. Oggi sono stati annunciati i nomi dei candidati in lizza per la più importante cerimonia di premiazione sportiva al mondo, che celebrerà gli atleti che hanno entusiasmato gli appassionati di sport negli ultimi 12 mesi e anche molti che concluderanno la loro carriera avendo le carte in regola per dire di essere stati i più grandi della storia nel loro sport.

Sei candidati sono stati scelti nelle sette categorie Laureus, mentre cinque programmi fonte di ispirazione sono stati selezionati per il premio Laureus Sport for Good. Come membro del Laureus Global Media Nominations Panel ho contribuito a scegliere i candidati di tutte le categorie, che ora verranno votati dai 71 membri della Laureus World Sports Academy, che comprende campioni olimpici, detentori di record mondiali, atleti che hanno ridefinito i loro sport e che ora costituiscono la giuria sportiva per eccellenza. In qualche modo con altri colleghi ho “tirato la volata” a gente come Giacomo Agostini, Boris Becker, Nadia Comaneci, Fabian Cancellara, Alessandro Del Piero, Ruud Gullit, Tony Hawk, Miguel Indurain, Martina Navratilova, Mark Spitz, Alberto Tomba, Chris Hoy, Lindsey Vonn, Francesco Totti… Sì, lo so, l’ho sparata grossa ma è per farvi capire che figata sia stata essere presa in considerazione per dire la mia nel contesto di un premio talmente importante.

La cerimonia dei Laureus World Sports Awards si terrà in primavera, nel frattempo sono felice che per il “Comeback of the Year” (Ritorno dell’anno) l’abbiano spuntata fin qui un italiano, vale a dire il vincitore del titolo mondiale della MotoGP Francesco Bagnaia e una ciclista, Annemiek Van Vleuten che lo scorso anno ha dominato la stagione, primeggiando al Giro, al Tour e alla Vuelta oltre che al mondiale di Wollongon2022. Il voto in genere è segreto, ma potete immaginare che tra coloro che hanno ricevuto il mio pollice in su ci siano pure loro.

Spero anche voi ve la stiate passando bene,

a presto

Giulia

giulia de maio

In partenza per la nuova stagione

La stagione su strada 2023 è iniziata ieri nel segno dell’Italia. Dall’altro capo del mondo Alberto Bettiol ha conquistato il crono prologo di Adelaide, in Australia, che ha aperto il Santos Tour Down Under, prima prova del World Tour professionisti. Un buon calcio di inizio per il nostro ciclismo.

Il mio “calendario” comincerà dall’Argentina, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, riprende la Vuelta a San Juan e io non potevo mancare. Ho un debole per le corse… al caldo! Battute a parte, sarà un piacere raccontarvi su tuttobiciweb.it i primi colpi di pedale della stagione del campione Remco Evenepoel, di Filippo Ganna, Peter Sagan, Elia Viviani, Egan Bernal e tanti altri campioni.

Non vedo l’ora di godermi lo spettacolo e condividerlo con tutti voi!

buon natale

2023 ti aspetto con impazienza!

In vista del Natale mando i miei migliori auguri a voi e i vostri cari. Il 2022 è stato un anno intenso, che nel bene e nel male mi ha messo decisamente alla prova.

Lavorativamente parlando mi ha regalato grandi soddisfazioni come la stagione di Coppa del Mondo di MTB commentata integralmente per Red Bull TV e i Campionati del Mondo XCC, XCO e DH che mi hanno vista per la prima volta ai microfoni di Eurosport.

A livello personale in questa stagione ho dovuto scalare qualche salita in più, ma da ogni difficoltà si impara e si cresce. Ringrazio chi mi è stato vicino e la mia bici, fedele compagna di viaggio e migliore valvola di sfogo possibile.

2023 ho grandi aspettative, fatti sotto!

emcc

Il mal di gambe fa bene ai giornalisti

Il GP di Monza, la fine della Vuelta, le super prestazioni degli azzurri di basket e pallavolo hanno oscurato la vera prestazione di ieri. Ovviamente scherzo e ringrazio tuttoBICI per questo articolo, Apt Servizi Emilia Romagna, Visit Romagna e gli organizzatori dell’Italian Bike Festival per avermi dato l’occasione di conoscere colleghi provenienti da tutta Europa con i quali provare quel mal di gambe che secondo me fa bene a chi racconta lo sport dei veri campioni.

Il week end appena passato ho festeggiato il mio compleanno mangiando piadine e crostacei a non finire, bevendo troppo e dormendo troppo poco, ma divertendomi un mondo in compagnia di amici speciali, fino a mettermi al collo una medaglia d’oro. O, meglio, portandomi a casa una coppetta che mi ha ricordato molto quelle che vengono consegnate alle gare dei giovanissimi, con le quali con mio fratello Alfredo ai tempi avevamo riempito casa.

Ho partecipato e (incredibilmente) vinto la prima edizione degli EMCC – European Cycling Media Contest, iniziativa che ha coinvolto 50 tra giornalisti, cycling blogger e influencer provenienti da 15 paesi europei in un fitto programma di appuntamenti. I titoli continentali dei giornalisti ciclisti sono stati assegnati durante La Gialla, la granfondo con partenza e arrivo al circuito Marco Simoncelli di Misano nella giornata conclusiva dell’IBF2022. Una prova impegnativa, resa ancora più difficile dalla grandine e dal violento acquazzone che tutti i partecipanti a La Gialla hanno dovuto affrontare.

Stanca e felice, ho un messaggio da mandare alla redazione di tuttoBICI: ragazze e ragazzi c’è da allenarsi per difendere il titolo continentale conquistato in questa prima edizione da ricordare e, perchè no?, puntare al mondiale.