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Vi giuro che ho avuto la pelle d’oca, anche se il termometro era alle stelle. Ieri ho assistito alla partenza del rinato Tour de France Femmes e mi sono sinceramente emozionata. Vedere le campionesse di oggi prendere il via alla Grande Boucle sotto alla Tour Eiffel e tra loro alcune ragazze con le quali correvo fino a qualche anno fa (15 ormai, sigh!) mi ha commosso.

Attraverso eventi come questi raggiungeremo l’effettiva parità tra i sessi. Sapere che una bambina oggi può vedere in tv la corsa più importante al mondo e sognare a ragione di potervi prendere parte così come qualunque altro suo coetaneo maschio è stupendo e un passo in avanti che fa la differenza. Segna un prima e un dopo. Non si torna indietro.

Dopo aver applaudito le migliori cicliste al mondo, non mi sono persa anche l’arrivo degli uomini sui Campi Elisi, una delle strade più belle del pianeta. Altrettanto emozionante è stata la volata finale, dopo aver visto il tricolore francese disegnarsi in cielo grazie all’esibizione della pattuglia acrobatica ufficiale de l’Armée de l’air.

«Parigi è sempre una buona idea». Lo diceva già Audrey Hepburn. Non posso darle torto.

Merci le Tour, à la prochaine fois.

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