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Ieri ho avuto la fortuna (e la grinta) di scalare una salita mito come il Colle delle Finestre. Partecipando alla seconda edizione della Gran Fondo Sestriere insieme ad altri 2.000 ciclisti di ogni età e forma fisica mi sono messa alla prova, capendo un po’ di più la fatica che provano i professionisti dei quali scrivo quotidianamente. In partenza, con la nuova divisa che Alè Cycling ha realizzato per tuttoBICI, ho fatto la mia bella figura al fianco dei due professionisti Jacopo Mosca e Davide Rebellin, che scelgono abitualmente Sestriere per la loro preparazione in quota. Grazie all’occhio di riguardo degli organizzatori sono partita in prima fila da Sestriere Borgata ma per gustarmi appieno l’esperienza ho terminato tra gli ultimi o quasi.

Non avendo una grande preparazione alle spalle ed essendo la mia prima granfondo della vita, ho optato per il percorso medio di 97 km e 2.600 mt di dislivello, mentre la Gran Fondo si è sviluppata su 121,5 km per un totale di 3.400 mt di dislivello. Lungo il percorso ho potuto vivere da vicino il bello e il brutto del mondo delle granfondo, tra amatori che si sono goduti un paesaggio stupendo e “convintoni” che sgomitavano fin dal pronti via, tra gruppi di amici che si sono sfidati l’un altro con il giusto spirito e cafoni che nonostante le green zone allestite hanno buttato a terra le cartacce di gel e barrette. L’umanità è varia e così è il mondo del ciclismo.

Entrambi i percorsi toccavano le più belle località alpine della Val di Susa e Chisone, e le principali vette del comprensorio sciistico della Via Lattea sulle montagne Olimpiche di Torino 2006, compreso il mitico Colle delle Finestre con i suoi 33 tornanti. La scalata da Meana, 18,7 km al 9% di pendenza media, mi è sembrata eterna.

Ho superare (pian piano) il dislivello di 1.692 metri sulla bellissima Tarmac messami a disposizione da Specialized, è stata davvero dura, ma alla fine posso dire di avercela fatta. Anche se le gambe sono ancora piene di acido lattico e il l’orologio Garmin che ho al polso mi consiglia riposo assoluto per qualche giorno, la testa non vede l’ora di ritornare a correre la Gran Fondo Sestriere. All’anno prossimo!

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