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Per la prima volta nella storia del ciclismo, un corridore ha vinto il campionato del mondo per la terza volta consecutiva.

A Bergen, in Norvegia, Peter Sagan si è confermato in maglia iridata. E lo ha fatto in un modo ancora diverso rispetto alle prime due vittorie: praticamente è rimasto coperto fino ai 500 metri finali, quando ha risalito il gruppo a velocità doppia per andare a prendere la ruota di Alexander Kristoff e saltarlo in volata, vincendo al fotofinish grazie al colpo di reni. Assolutamente fantastico. Medaglia di bronzo per Michael Matthews e quarto posto per Matteo Trentin che ha coronato il lavoro di una nazionale che si è mossa bene in particolare negli ultimi due giri.

Non è solo un campione in sella, Peter Sagan, e lo confermano le sue prime parole da tricampione del mondo: «Non è stato facile vincere oggi, ero rimasto nel secondo gruppetto e c’è stato un momento complicato. Poi sono riuscito a risalire, a prendere la posizione e a dare tutto in volata. Chiedo scusa a Kristoff l’ho battuto proprio davanti alla sua gente, ma lo sport è così… E voglio dedicare questa vittoria ad un grande amico come Michele Scarponi, che domani avrebbe compiuto gli anni. Era un grande campione e sono vicino a sua moglie e ai suoi cari. E una dedica anche a mia moglie Kataryna che aspetta il nostro primo bambino».

Il pensiero per Michele mi ha commosso. Che bel mondiale. E che fortuna poter raccontare l’era Sagan.

 

 

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